Abside

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Autore: Donato Rocco Cicchi da Pescocostanzo e maestranze pescolane
Titolo: altare
Data: 1773
Stato di conservazione: buono
Materia e tecnica: pietra e marmi ad intarsio

L’altare, realizzato nel 1773 da Donato Rocco Cicchi da Pescocostanzo e da maestranze pescolane; è caratterizzato da specchiature in marmi mischi e terminazioni laterali a volute, a coronamento la statue di san Francesco e san Bernardino già attribuite a Sivestro dell’Aquila ed oggi riferite a Pietro Torrigiano e al centro la Vergine di scuola napoletana.

Autore: Aert Mytens (Bruxelles, 1541 – Roma, 1601)
Titolo: Crocifissione
Data: 1599-1600
Materia e tecnica: Olio su tela

La Crocifissione di Aert Mytens, detto in Italia Rinaldo Fiammingo, occupa attualmente una posizione che non corrisponde a quella originale: se oggi è all’interno di una cornice in stucco sulla parete destra del coro, in origine doveva trovare sede sul retro dell’altare cinquecentesco realizzato dal fiorentino Orazio Valla, essendo destinata dunque all’esclusiva visione dei frati. Di grandissime dimensioni, e realizzata in effetti almeno con un aiuto, questa Crocifissione ebbe un rilevante successo nel territorio, divenendo in più casi oggetto di riprese più o meno fedeli.

Autore: Silvestro dell’Aquila
Titolo: Monumento funebre di Beatrice e Maria Pereyra Camponeschi
Data: 1488
Conservazione: buono
Materia e tecnica: pietra bianca e rossa, scultura

Commissionato nel 1488 a Silvestro dell’Aquila da Maria Pereyra i Noroña Camponeschi il monumento si presenta ornato esternamente da festoni e due candelabri, sui pilastri: santa Maria Maddalena, san Giovanni Battista, santa Caterina d’Alessandria e san Francesco, la zoccolatura è impreziosita da una cassa decorata da motivi vegetali e dall’emblema Camponeschi, quest’ultimo si ripete a sinistra mentre sul lato opposto troviamo lo stemma Pereyra, a copertura dell’arca il gisant della nobildonna, sotto di essa riposa la piccola Beatrice sorvegliata da due putti reggi stemma.