La facciata

La facciata rinascimentale della basilica. Foto di Roberto Monasterio, CARSA Edizioni

Sopra: La facciata rinascimentale. A sinistra: La scenografica scalinata affiancata dalle nicchie e dai piedistalli. A destra: Uno dei due portali laterali della facciata.

Da via Fortebraccio, salendo la scenografica scala, si coglie il senso e la grandiosità del complesso conventuale di San Bernardino e l’imponente mole della elegante facciata rinascimentale. Ai lati della scalinata, ideata alla fine del secolo XVII e realizzata solo nel 1825, le sei nicchie avrebbero dovuto accogliere altrettante figure, mentre i quattro possenti piedistalli alla base e in cima sarebbero stati ornati da statue raffiguranti i quattro protettori della città: Massimo d’Aveia, Equizio di Amiternum, Pietro Celestino V, Bernardino da Siena.
Alla sommità della scalinata sopra altri quindici gradini, si eleva la facciata della basilica, considerata tra le massime espressioni dell’arte rinascimentale abruzzese, opera di Nicola Filotesio, detto Cola dell’Amatrice, che la iniziò nel 1525. Impostata su alti imponenti stilobati, ripartita nei tre ordini architettonici, dorico, ionico, corinzio, fu portata a termine nel 1542 lasciando ‘firma’ e data – MDXXVII – nel cornicione del primo ordine ed altra data – MDXXXX – nella trabeazione, dove campeggia la scritta ihs DIVO BERNARDINO SERVATORI URBS AQUILA D N SANCTITATI Q E PRO TEMPORE F xpc.

Il portale centrale ispirato a schemi di arco trionfale è sormontato da una lunetta a rilievo con Madonna in trono e Bambino, nella quale san Bernardino presenta il donatore Gerolamo da Norcia, procuratore della fabbrica tra il 1558 e il 1562, periodo entro il quale deve essere datata. Sotto il bassorilievo su un cartiglio retto da due puttini si legge la scritta: TEMPLUM DEO VIVENTI DEIPERAE VIRGINI AT(QUE) DIVO BERNARDINO CHRISTIANA RELIGIONE ET PIETATE SACRUM. Nel secondo ordine è presente una serliana, aggiunta nel corso del sec. XVII in luogo di una originaria nicchia, per dare luce all’interno, mentre al terzo ordine sono scolpiti due monogrammi bernardiniani.
La facciata attuale sostituisce il modesto triportico originario costruito sulla fine del sec. XV su disegno di frate Francesco dell’Aquila e la sistemazione progettata da Silvestro dell’Aquila ma rimasta senza attuazione.

Il portale centrale sormontato dalla lunetta istoriata.

La navata centrale dall’ingresso della basilica. Foto di Roberto Monasterio, CARSA Edizioni