Cappella del SS. Sacramento

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Data: XVIII secolo-prima metà del XX secolo

Collocazione: Cappella del SS. Sacramento / Cappella Benedetti

Stato di conservazione: Buono

Iscrizioni:
Cor Jesu Miserere Nobis = Cuore di Gesù abbi pietà di noi

SEPTIMO FRANCISCANO / CENTENARIO RENOVATA / ATQUE SACRO CORDI / DICATA / AD MCMXXVI = Nel settimo centenario del Francescano [questa cappella] fu rinnovata / e al Sacro Cuore dedicata / nell’anno del Signore 1926

Descrizione

La cappella del Santissimo Sacramento presenta un apparato decorativo risalente al 1725 circa, molto ricchi sono gli adornamenti in stucco bianco e dorato che si sviluppano fin al centro della volta ove appare la colomba dello Spirito Santo, della stessa sontuosità è l’altare di marmo colorato. Intitolata originariamente alla Santissima Concezione, la cappella venne rinnovata nella parte pittorica al tempo della nuova titolazione avvenuta nel 1926 (come ricorda l’iscrizione interna posta sull’arco), la pala d’altare è copia novecentesca eseguita dal pittore romano Cleto Luzzi (1884-1952) sul fortunato prototipo del celebre dipinto di Pompeo Batoni (1708-1787) realizzato nel 1760 per la chiesa del Gesù a Roma. Nella tela uno splendido Cristo emerge dal fondo neutro, vestito con la tradizionale tunica rossa e manto blu, attributi cromatici del martirio e del divino, mostra all’osservatore il proprio cuore irraggiato dalle fiamme circondato da una corona di spine e sulla cui sommità è posta una croce.

Sulla parete laterale destra un monumento funebre in marmo del 1623 ricorda Camillo Benedetti, membro della famiglia tenutaria a cui si riferisce anche lo stemma con corona sormontata da elmo e svolazzi che ritorna varie volte nel vano. La lunga epigrafe pavimentale datata 1725 reca memoria di Domenico de Benedetti, le cui spoglie riposano nella cappella.

Il sacello ospitava sull’altare un’Immacolata Concezione (ora presso i depositi del Museo Nazionale d’Abruzzo in condizioni non ottimali), olio su tela attribuito dalle fonti al poco documentato pittore romano Giovan Battista Benci attivo nel Seicento.

Bibliografia di riferimento

Angelo Leosini, Monumenti storici artistici della città di Aquila e i suoi contorni: colle notizie de’ pittori, scultori, architetti ed altri artefici che vi fiorirono, Francesco Perchiazzi Editore, L’Aquila 1848, p. 212

P. Lorenzo Di Virgilio O. F. M., La basilica di S. Bernardino a L’Aquila. Storia ed arte, Arte della Stampa, L’Aquila 1950, p. 122; p. 125

Isa Belli Barsali, Batoni, Pompeo, in Dizionario Biografico degli Italiani, volume 7, Istituto dell’Enciclopedia Italiana, Roma 1970

Antonella Lopardi e Graziella Mucciante, La basilica di San Bernardino, nella collana «Quaderni didattici» della Soprintendenza ai B.A.A.A.S. per L’Abruzzo, n. 4, 1987, p. 62

Maurizio D’Antonio e Michele Maccherini, La basilica di San Bernardino all’Aquila e i suoi tesori d’arte, Carsa Edizioni, Pescara 2020, p. 29

Marco Vaccaro, Ritrovamenti di pittura romana in Abruzzo: dipinti di Marcantonio dal Forno, Giovan Battista Benci, Pietro Lucatelli e della bottega di Giacinto Brandi, in Amica veritas. Studi di Storia dell’arte in onore di Claudio Strinati, a cura di Antonio Vannugli, Edizioni Quasar, Roma 2020, pp. 535-537

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